La mia prima volta.
Ricordo con affetto il giorno in cui ho scoperto la meditazione.
Ero a Milano, a un grande evento legato al Marketing. Si abbassarono le luci, le persone smisero di parlare e una musica lieve iniziò a risuonare nella stanza.
La ricordo ancora, OM Namo Bhagavate, di Deva Premal. Una meditazione guidata, coinvolgente, emozionante.
Quando terminò, il signore seduto di fianco a me, che non conoscevo, mi chiese se era la prima volta che meditavo. L’avrà intuito dalla mia espressione!
Da allora ho meditato ancora.
E i viaggi più profondi, guidati da persone speciali, quelli dove ci si ferma, si incontrano le proprie emozioni e si ritrova il proprio centro nella consapevolezza più pura, li ricordo perfettamente e con immensa gratitudine.
Consapevolezza e libertà
Riuscire ad essere consapevoli e presenti, riconnettendoci alla nostra parte più autentica, ci rende più liberi e disposti a prendere in considerazione nuove possibilità. Nella sfera personale e in quella professionale.
Quotidianamente assaliti da informazioni e stimoli esterni fatichiamo a concentrarci, notare i dettagli, prestare attenzione. Con gli altri e con noi stessi.
E se hai figli, il quadro si fa ancora più interessante!
Servono tempo, impegno e pratica. E un atteggiamento di curiosità e apertura per esplorare il momento presente e comprendere con maggiore chiarezza gli eventi.
Ognuno con i propri tempi.
Ognuno con i propri mezzi.
Con gentilezza, amore e fiducia.
E tu a che velocità stai andando? Riesci a trovare il tempo per respirare, rallentare e ritrovare il tuo centro?
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