Un mondo di cose.
Abbiamo tutti dentro un mondo di cose: ciascuno un suo mondo di cose! E come possiamo intenderci, signore, se nelle parole ch’io dico metto il senso e il valore delle cose come sono dentro di me; mentre chi le ascolta, inevitabilmente le assume col senso e col valore che hanno per sé, del mondo com’egli l’ha dentro? Crediamo di intenderci; non ci intendiamo mai!”
Luigi Pirandello, nella sua opera” Sei personaggi in cerca d’autore”, affrontava il tema dell’impossibilità di comunicare. Impossibilità che, a parer suo, portava all’inganno e alla sofferenza.
Personalmente amo pensare, attuare e consigliare una comunicazione più positiva, che crei un reciproco valore per le parti che interagiscono.
Sono diverse le persone e gli esperti di cui ho letto, continuo a studiare e a cui mi ispiro per migliorare questo aspetto così importante nella vita di tutti noi. Da Dale Carnegie a Seth Godin, da Adam Grant a Simon Sinek, da Richard Romagnoli a Ciro Imparato. Solo per citarne alcuni.
E proprio attraverso il pensiero, il ricordo e gli insegnamenti di Ciro Imparato che purtroppo oggi non c’è più, ma che ci ha lasciato in eredità un grande patrimonio, oggi volevo condividere qualche pensiero con te sullo stile giusto per una comunicazione e un’interazione migliori.
Lo stile è ciò che ci anima.
Così Ciro Imparato definiva lo stile. È stato un ricercatore specializzato negli aspetti psicologici della voce e della comunicazione. Studioso della semantica paraverbale (ciò che la voce comunica indipendentemente dalle parole), nel 2005 ha inventato il Metodo FourVoiceColors®, che sintetizza l’unione fra i suoi studi in psicologia e l’attività di doppiatore.
Ricordo che durante il suo Master ci diceva spesso che chi parla ha un’importante responsabilità e che trovare le parole giuste, positive e potenzianti, può generare benessere negli altri e addirittura in noi stessi (e le neuroscienze ce lo confermano).
Ciro parla di parole e stile in un bellissimo video intitolato “Come creare il proprio stile: l’opinione di Ciro Imparato” e ci racconta di come lo stile sia insito in noi e non sia una mera questione estetica esteriore.
Le parole e lo stile che usiamo sono quindi fondamentali. Come migliorare quindi in pratica?
Il primo passo è quello di essere completamente rilassati e tranquilli, raggiungendo un completo stato di sblocco fisico.
Quello che suggerisce è un esercizio davvero potente che ci faceva fare spesso durante i suoi seminari: camminare in una stanza muovendosi di continuo e dicendo tutto quello che si sente affiorare dall’inconscio (e se ti sentirai un po’ a disagio in principio, è normale!).
Solo dopo, arriva il momento di scoprire gli stili e le modalità della voce per una buona comunicazione e coerenti con la nostra persona e i nostri obiettivi.
Lo stile giusto è fatto di generosità di comportamento, è fatto di capacità di donarsi completamente alle altre persone, certi che nel momento in cui lo facciamo la vita, indipendentemente da ciò che ci può restituire, sarà meravigliosa. Perchè il gesto, il donare, l’essere completamente abbandonati nelle cose che facciamo, e quindi felici nel qui e ora, è di per se il miglior modo per vivere.
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